Storia
La cappellina si trova oltre Ronco Todeschino, a pochi metri dalla strada che conduce a Trigolo.
Non vi sono notizie anteriori al XIX secolo, per cui è ipotizzabile sia stata costruita per dare sepoltura ai resti umani ritrovati durante opere di bonifica o durante lo scavo di rogge irrigue. Nei dintorni sono stati rinvenuti anche frammenti di laterizi e recipienti di terracotta, indizi di sepolture antiche.
Quanto alla specifica, questa deriva da una legenda, non supportata da documenti, che parla di due soldati inseguiti da persone imprecisate che avrebbero chiesto di essere uccisi da delle donne intente alla zappatura, prima che lo facessero altre persone, cosa che sarebbe avvenuta a colpi di zappa.
Il campo antistante è denominato, non a caso, Ciós dal suldat. Il termine ciós nel dialetto cremasco significa "frutteto, brolo", derivazione dal latino clausum attraverso il latino medievale closum/clossum usato ad indicare un terreno chiuso per lo più da siepi e coltivato a viti ed alberi da frutto.
Bibliografia
- Valerio Ferrari, Collana Atlante toponomastico della Provincia di Cremona, volume Toponomastica di Salvirola, 1998.
- Ferruccio Caramatti, Da Ero a Salvirola, Pandino, 1995.